GLI ULTIMI CORSI DI PERMACULTURA
il mio riscontro,... per non
dimenticare e che serva per le prossime volte
Cosa mi è piaciuto (di cui sono
entusiasta!)
- La bellezza dell'energia del gruppo che si è generata.
- La profondità del contatto creato, senza che ci fossero molte parole ma credo che abbiamo toccato l'essenza della vita e dell'essere uniti, nella propria diversità, ognuno con la sua bellezza, circondati di “cose che non sappiamo di non sapere” e tutto una profonda possibilità di conoscere ed essere grati alla vita dei dono offerti.
- Un gruppo di lavoro intorno al progetto, leggero, entusiasta, allegro, amico, semplice.
- La presenza di bambini e l'amore che è stato dato loro
- un ambiente integrato tra natura, animali, vicini e parenti difficili, con i quali il desiderio di dialogo e non chiusura era presente
Cosa farei diversamente:
- Ho visto che un corso condotto a più mani e a più teste da parte degli insegnanti a volte crea difficoltà, a volte ricchezza, a volte disagio e frustrazione. Include un lavoro di organizzazione maggiore tra gli insegnanti e a volte il filo del discorso non è totalmente lineare.
Mi piacerebbe provare ad organizzare un corso pilota dove gli insegnanti, tutori del percorso di formazione, siano 2, e a loro è possibile inserire e affiancare altre figuri esperte, non insegnanti accademici, sperimentatori, perchè queste due persone possano equilibrarsi tra di loro, possano ricevere un supporto reciproco durante lo svolgimento del corso, possano imparare vicendevolmente e ampliare quella che è la formazione accademica relativa all'insegnamento per ora non presente. - Relativo ai progetti che si svolgono durante il corso:
mi piacerebbe sperimentare due cose del percorso di formazione:
- la creazione in itinere di mappe con rilevamento dati del luogo e del contesto (sia ecologico, sociale, politico, economico) per ottenere verso i giorni finali già dei lavori comuni, visionati, commentati, corretti e modificati; man mano che gli argomenti vengono svolti vengono messi sulla mappa.
- Porre supporto e sostegno nella creazione delle mappe per avere il tempo per comprendere quali sono le mappe efficaci che rendono l'idea e che funzionano a livello di comunicazione (quello che si è visto `che si commentano i progetti “non è sufficientemente chiara” e mi chiedo se abbiano mai visto loro dei modelli ai quali fare riferimento). Credo che le mappe siano un buon punto per fare chiarezza sul proprio ragionamento progettuale, e non sono solo velleità artistiche, ma sono proprio degli strumenti che aiutano a stendere il proprio ragionamento.
Altra considerazione in merito è relativo al tempo al quale ci si può dedicare al progetto nei due giorni di progettazione finale che è un tempo troppo breve per poter permettere al gruppo di comprendersi e riuscire a lavorare insieme. Il suggerimento è che questa dinamica di lavoro di gruppo venga utilizzata ancora e ancora durante il corso per permettere di innescare e sciogliere quanto prima e quanto meglio disagi incomprensioni e e disguidi nel percorso didattico propedeutico anche questo all'apprendimento delle dinamiche relazionali.
- Lavorare su progetti concreti
quello che ho osservato nel processo di scelta e definizione dei progetti/elaborati di fine corso 72h sono progetti molto fattibili, a volte anche sul lato economico e tempistico e che portano con se anche il limite che sono progetti/suggerimenti che arrivano da fuori e che rimarranno all'interno dell'azienda o luogo ospite o del committente lasciandolo “solo” alla fine del corso.
Il mio suggerimento è dare indicazioni ed innescare la dinamica che gli stessi corsisti apprendisti/progettisti si coinvolgano nel progetto creando e ideando le soluzioni ai problemi E elaborando la strategia che se lo stesso gruppo mettesse in atto potrebbe portare quel progetto a compimento.
Ho sentito spesso commentare che i corsi di 72h sembrano e sono molto brevi per praticare maggiormente, che non ci si sente pronti, che non si sa cosa fare, che se questo gruppo lavorasse ancora insieme per altro tempo chissà cosa potrebbe fare..
Credo che questa soluzione potrebbe offrire la possibilità al gruppo affiatato di mettere in pratica le loro strategie, che possa rientrare in un primo progetto del loro apprendistato attivo, che possono organizzare a loro volta eventi e rendersi partecipi e attori attivi. Iniziare ad insegnare loro stessi. UAO! Quale migliore occasione per imparare che mettersi subito a disposizione per insegnare in un luogo protetto, conosciuto con il proprio gruppo di progetto.
Ricordo a Corricelli durante il PDS
(Permaculture Design Simulation) del 2012 che il gruppo di
progettazione al quale partecipavo che ci chiamavamo “su due piedi”
aveva raggiunto un ottimo livello di affiatamento durante l'ultima
sera, dopo che alcune giornate di frustrazione erano passate sopra di
noi senza che avessi elaborato realmente delle strategie. Il mio
ricordo più vivo è che quella sera il gruppo di progettazione “Su
due piedi” esisteva realmente, era un gruppo reale e molto
competente.
Vorrei che si ripetessero situazioni
come questa, e che i gruppi possano continuare a lavorare insieme.
Una strategia che ho utilizzato per la
suddivisione dei gruppi è l'uso del quadrante (che uso nel DD)
orientato nord-sud/est-ovest, chiedendo alle persone di disporsi
nello spazio creato dai “4 assi cartesiani” (realizzati con delle
fettucce colorate, uno spago, bastoni, etc,..) a seconda della loro
distanza rispetto al luogo dove ci troviamo adesso.
Questo permette immediatamente di
creare dei gruppi ideali per area d'appartenenza permettendo di
migliorare la comunicazione, gli incontri, gli scambi e
l'organizzazione delle future attività.
Il gruppo più vicino al luogo potrebbe
essere il gruppo maggiormente coinvolto nelle dinamiche di sostegno,
supporto e sviluppo del progetto del luogo ospite del corso, e il
gruppo che permette e crea le condizioni perchè gli altri gruppi
possano essere coinvolti con funzioni specifiche (es. al quale
aggiungere confronti e nuove idee, nuove formulazioni)
Riassumendo
OSSERVAZIONE | STRATEGIE |
Disagio nel cambio insegnanti; bisogno di continuità, supporto, efficienza | corsi condotti da 2 persone e altri invitati esterni |
Difficoltà a progettare tutto negli ultimi giorni |
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I progetti presentati si fermano alla presentazione, sta al committente metterla in atto |
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